Tips #7

Questo panorama suscita meraviglia in tutte le persone che lo visitano ed in questo luogo George Sand, scrittrice francese in viaggio in Italia, trascorse una mattina del 1834 ricordata da una targa affissa all’esterno del Caffè Italia: “Nel marzo del 1834 George Sand, che dell’Italia amava le acque, le valli e le montagne ancor più delle opere d’arte, sostò in questo caffè e trascorse a Bassano una deliziosa mattinata ricordandola come una delle più grandi fortune che possano capitare ad un viaggiatore…”
Attraversando Porta delle Grazie, sede di esposizioni artistiche, si entra in viale dei Martiri, caratteristico viale panoramico e teatro di uno degli episodi più cruenti della Seconda Guerra Mondiale.

Tips #6

La cosa più importante di un dolce è che non sia stomachevole, ma che resti sempre un vizio delicato e raffinato. Un vizio che è più una virtù.
Entrando da Dolce Bassano accadono due cose.
Primo.
Verrete travolti alla vista da un luminosissimo banco allestito minuziosamente con una distesa di mignon, macarons, e praline. Così vasta che vi chiedere come sia possibile che da fuori il negozio sembri così piccolo.
Secondo.
Non si vendono dolci ma buonumore.
Passate 10 minuti li dentro e ne uscirete arricchiti dalla gioia che i propretari sapranno trasmettere.
La magia vera?
Non potrete bere caffè.
“Da piccolo volevo fare il pasticcere, mica stare dietro ad un bancone” risponde Mario.
E pensandoci ci si rende conto che ha ragione, che la pasticceria è una vocazione e una scelta di vita o almeno così è per lui; e forse è proprio per questo che i dolci sono così buoni.
Da provare: la meringa, il dolce tipico di Bassano del Grappa, da degustare ricordando la cosa più importante: che sia fresca e mai stomachevole, la meringa deve essere un vizio delicato e raffinato.
Un vizio che è più una virtù.

Tips #5

Dalle case omonime ancora presenti in Piazza Libertà nelle quali prese dimora nel 1657 il patriarca Giovanni Antonio, le stampe dai colori vivaci, i giochi, come il giro dell’oca o i soldatini di carta, e i libretti di storie, realizzati con diverse tecniche, grazie a efficienti reti di agenti e venditori

Dove conoscere oggi l’universo dei Remondini?
Palazzo Sturm ospita a Bassano la sezione dei Musei Civici dedicata alla famiglia di tipografi. L’esposizione è un ideale viaggio attraverso tutta la produzione, i libri, le carte decorate, le incisioni popolari sacre e profane, i foglietti da ritaglio, i soldatini, i giochi, le vedute ottiche, le acqueforti e le xilografie dei grandi incisori italiani ed europei, conquistarono un vasto pubblico, dapprima nel popolo minuto ma in seguito anche presso nobili e corti, in Occidente e in Oriente, contendendo addirittura, nel ‘700, il primato ai librai veneziani.
L’azienda, il cui declino era iniziato nell’epoca napoleonica, chiuse i battenti nel 1861.

Tips#4

Porta Dieda è collocata presso quello che fu il Castello Inferiore detto dei Berri, edificato nel 1315 dai padovani per proteggere i nuovi borghi sorti fuori le mura. Nel 1389 l’intero complesso fu inglobato nella cinta muraria fatta erigere da Gian Galeazzo Visconti, ma il Castello cadde in rovina e fu presto sostituito da abitazioni civili.
Rimane la Porta, aperta nel 1541 dal Podestà Domenico Diedo, al fine di poter direttamente comunicare con le nuove realtà abitative andate nel tempo sempre più infoltendosi. La facciata a sud era ornata da affreschi restaurati di recente: nella parte superiore un poderoso leone alato con il libro, manifesto di fedeltà politica alla dominante Venezia, e in quella inferiore Marco Curzio Rufo su un cavallo impennato in atto di gettarsi armato nella voragine, paradigmatico esempio di coraggio. Quest’ultimo fu realizzato da Jacopo Dal Ponte e ne rimangono solo poche tracce.

Tips#3

Da piazzetta Zaine proseguendo lungo vicolo Bonamigo si ad arriva in piazza Terraglio, dove in ogni momento della giornata potete trovare interessanti motivi di attrazione.
Se andate verso destra ed entrate nel cortile del Castello degli Ezzelini dalla Torre di Ser Ivano per visitare il Duomo di Santa Maria in Colle o per assistere ad uno degli spettacoli ospitati nel teatro all’aperto dedicato a Tito Gobbi. Il Corpo di Guardia, restaurato, è sede di mostre temporanee e in alcuni periodi dell’anno è possibile percorrere anche il sentiero delle mura del Castello.
Fate una piccola deviazione scendendo lungo piazza Terraglio e affacciatevi dalla balconata: davanti a voi la splendida Ca’ Priuli con le magnifiche colline della Pedemontana sullo sfondo, a sinistra il Ponte Vecchio, a destra la vallata e le montagne.

Tips#2

Da piazza Libertà salite lungo via Matteotti e proprio all’inizio, nella Loggetta del Municipio, restaurata di recente, osservate gli affreschi con gli scudi dei Podestà e i rosoni del soffitto ligneo. Da qui potete ammirare la piazza e scattare bellissime fotografie in tutte le stagioni.
Sotto al portico di fronte a voi sono ancora oggi ben visibili antichi affreschi, in particolare una “Madonna in trono” di Francesco Da Ponte il Vecchio.

Tips#1

Dalle rive del Brenta – percorso Bassano-Valstagna – alle ondulate colline di Marostica e Mason, fino agli impervi sentieri e alle mulattiere del Grappa e dell’Altopiano dei Sette Comuni, il territorio è un autentico paradiso per i camminatori in ogni stato di forma e preparazione. Menzione particolare per l’Alta Via del Tabacco, il percorso che domina il canale del Brenta, tra boschi, vedute della valle, bunker e postazioni della Prima Guerra Mondiale e i nascondigli usati un tempo dai contrabbandieri di tabacco.