L’asparago bianco di Bassano, fiore all’occhiello del nostro territorio

L’asparago bianco di Bassano del Grappa è conosciuto in tutto il mondo: nel 2007 ha ottenuto il marchio DOP, a prova della sua qualità e tipicità

Dalla pasta, al riso, alla carne: l’asparago bianco di Bassano si abbina con una miriade di prodotti. Tuttavia, se vi trovate nella nostra città nel periodo in cui gli asparagi vengono raccolti (ossia, in primavera) non potete di certo rinunciare a un piatto di sparazi e ovi, in italiano asparagi e uova, conditi con un filo d’olio, un pizzico di sale e pepe. Una ricetta semplice, basilare, ma che incarna l’eccellenza e la qualità del nostro territorio.

Il legame tra Bassano e il pregiato asparago bianco è profondo, quanto è misteriosa la sua origine. Il tipo di terreno è particolarmente vocato, complice il clima mite e ventilato, alla coltivazione di questo ortaggio. Tuttavia, l’asparago coltivato dai contadini locali era quello selvatico, caratteristico per il suo colore verde, dovuto all’esposizione alla luce della pianta.

Nel 1.500 circa però, una violenta grandinata devastò i campi di asparagi di Bassano e dintorni, spezzando il fusto delle piante. Un contadino disperato, un po’ per caso e un po’ per necessità, decise di raccogliere ciò che rimaneva dell’ortaggio, ossia ciò che si trovava sottoterra. Così facendo, si accorse che quel fusto bianco era tenero, morbido, ma soprattutto buono.

Da quel giorno, i contadini cominciarono a raccogliere gli asparagi prima ancora che spuntassero da terra. Qui risiede il colore del loro fusto, la consistenza e il gusto delicato, né troppo dolce, né troppo amaro.

L’asparago bianco di Bassano DOP ha caratteristiche precise. La lunghezza del fusto è compresa tra i 18 e i 22 centimetri. Il diametro centrale dev’essere di almeno 11 mm. I fusti sono dritti, teneri e non fibrosi, con apice serrato, di aspetto e odore freschi. L’asparago bianco DOP viene coltivato a Bassano e in altri nove comuni limitrofi. Vengono confezionati in mazzi dal peso di circa un chilo, espongono il logo dell’asparago su sfondo tricolore, e sono legati tra di loro con la stroppa, il succhione del salice.

L’asparago oltre ad essere molto buono, è anche ricco di vitamine, minerali e fibre. Favorisce il drenaggio epatico e renale ed è considerato un ottimo depurativo per le sue proprietà diuretiche. In passato, questo ortaggio infatti veniva utilizzato anche per scopi medici e terapeutici. Sembra che l’asparago provenga dall’Antica Mesopotamia, in seguito si diffuse in Egitto e nel bacino del Mediterraneo. Infine, a Roma. Da quel momento in poi l’asparago venne utilizzato anche in cucina. Sembra che i romani ne andassero pazzi e che l’asparago fosse una delle pietanze più ricercate di tutto l’Impero.

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